Raffaella Emilia & Giuseppe
26 aprile 2012
Sono passati 4594 giorni dal nostro matrimonio

Cerimonia

Raffaella Emilia & Giuseppe
annunciano il loro matrimonio il
26/04/2012 alle ore 11:30
parrocchia san pietro Via Don Minzoni, 2 Caivano Napoli
Notizie storico-critiche L’antica chiesa di S.Pietro, citata nella Bolla datata 1189, è riportata come Ecclesia S.Pietro de villa Cayvani nei Collettari del 1308 e del 1324. Il primitivo tempio fu probabilmente ricostruito ad una navata con ingresso su via Mercadante e corrisponderebbe a quella che oggi è riconosciuta come antica chiesa di S.Pietro. Fulcro di un villaggio in fase di crescita, divenne insufficiente per i numerosi fedeli, si rese quindi necessario un ampliamento; la nuova fabbrica inglobò la navata esistente. Alla nuova fabbrica si accedeva sempre dal vecchio ingresso e furono edificati il campanile e una cappella intitolata alla Concezione. L’edificio ospitava già dal XVII secolo la Congrega del SS. Sacramento e quella dedicata alla Vergine Addolorata. Nel XVIII secolo, l’oratorio della confraternita del SS. Sacramento fu ampliato. Mentre la congrega della Vergine Addolorata ne eresse uno proprio nel 1690, oc cupando parte del suolo della rovinata cappella della Concezione. La fabbrica era piccola e pertanto nel 1705 iniziarono i lavori di ampliamento. Nel 1814 fu abbattuto il campanile che occupava parte del cortile attuale e si aprì l’ingresso, oggi in uso, di fronte l’altare maggiore. Il nuovo campanile fu edificato nel 1828 nell’attiguo orticello. La chiesa alla fine del Novecento versava in cattive condizioni e, grazie anche al contributo dei fedeli, si è potuto realizzare un importante restauro che ne ha rimarcato i tratti originari. Descrizione La chiesa è composta da cinque navate che intersecano le campate della navata della vetusta chiesa, posta in testata d’angolo del lotto su cui fu eretta. Un piccolo sagrato anticipa l’accesso all’edificio. La navata centrale è scandita da cinque grandi archi a tutto sesto decorati a stucco. Lesene murali addossate ai pilastri reggono una alta e decorata trabeazione ove una sporgente cornice è l’appoggio per ampie finestre. La copertura piana è realizzata con tavole dipinte che incastonano tre quadri ad olio, attribuibili alla scuola di Luca Giordano. Il presbiterio con balaustra marmorea, protegge l’altare maggiore posto in corrispondenza della campata centrale dell’originaria aula. Le quattro navate laterali sono disadorne e spoglie. Nell’estrema navata di sinistra si apre la cappella dell’Addolorata, dove durante l’ultimo restauro, avrebbero rilevato la presenza di interessanti affreschi, oggi coperti dall’intonaco. La facciata principale, inquadrata da lesene binate che reggono uno sporgente cornicione, è arricchita dal portale modanato e dal tondo con invetriata colorata che lo sovrasta in mezzeria. Il fronte dell’antica chiesa è caratterizzato dal portale ligneo incorniciato con pietra di piperno sormontato da alta trabeazione sulla quale appoggia un’ampia disadorna finestra. L’ottocentesco campanile a pianta quadrata, si compone di un alto basamento e tre ordini marcati da sporgenti cornicioni che si svuotano con bucature arcuate. Tre quadri riccamente incorniciati, di cui quello centrale effigia S.Pietro, opera del Carignani di inizio novecento, ornano l’abside. La navata della vecchia chiesa, che possiede ancora l’ingresso originaro, è delineata da cinque pilastri con archi a tutto sesto che sul lato destro sono ingresso a quattro cappelle che affiancano l’abside dell’attuale tempio. Le cappelle, voltate a vela con raffinati e svettanti lucernari, custodiscono pregevoli altari in marmo policromo e sono segnate da lavorate balaustre in marmi variegati. Quella a destra dell’altare maggiore è intitolata alla Madonna delle Grazie, la cui statua lignea è conservata in una nicchia incorniciata con ricchi stucchi; la cappella a sinistra, dedicata alla Madonna di Pompei è stata depredata della pregevole tela che la effigiava. Delle altre due cappelle, la prima, vicino al vecchio portale, decorata con importanti affreschi, è intitolata a S.Nicola, rappresentato nella bella statua che sovrasta l’altare. La cappella del Crocifisso, che affianca il vecchio abside è forse la più interessante; riccamente decorata e affrescata, possedeva un pregevole altare finemente lavorato in marmo policromo che è stato defraudato del paliotto e la parete frontale, che alloggia l’altare, incastona una rilevante nicchia in marmo che conserva un bellissimo Crocifisso. Il tempio conserva il monumento sepolcrale di epoca bizantina dell’Arcivescovo de Paoli e quattro pietre lapidarie di antiche sepolture che in origine erano inserite nella pavimentazione, oggi sono incastonate nei pilastri che formano la prima campata della navata antica. Il settecentesco fonte battesimale, ubicato nei pressi dell’ingresso e realizzato in marmo finemente lavorato ed è stato defraudato del notevole gruppo ligneo che rappresentava il battesimo del Cristo.

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